Come evitare che tuo figlio mantenga segreti e ti nasconda le cose.

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Mantenere i segreti mette a repentaglio la sicurezza di tuo figlio. In questo articolo ti racconto perché (e come) aiutarlo a proteggersi grazie a uno degli strumenti della cultura del consenso.

Oggi condivido con te uno dei passi fondamentali per coltivare la cultura del consenso nella tua famiglia.

La cultura del consenso manifesta apertamente i suoi obiettivi alla prevenzione di abuso e adescamento, ma questa forma di educazione coinvolge molti aspetti della vita di ogni persona.

Permeare dei valori di questa cultura la tua vita familiare, significa fornire al tuo bambino gli strumenti per affermare se stesso, sia in ambito affettivo che nelle altre sfere della sua vita.

Diffondere la cultura del consenso è possibile, e auspicabile!, già quando i bambini sono molto piccoli, e sono ancora in famiglia, perché il consenso si apprende molto prima che abbia a che fare con gli sconosciuti e addirittura prima che abbia a che vedere a qualsivoglia comportamento legato ad atteggiamenti o relazioni sessuali.

Purtroppo, i dati sono allarmanti: la consapevolezza della magnitudine del problema degli abusi sessuali è molto limitata.  Una delle ragioni principali è che solamente una percentuale intorno al 38% dei bambini vittima di abuso riporta l’accaduto.

Per questo oggi condivido con te una parte fondamentale della prevenzione, che consentirà a te e a tuo figlio di costruire una connessione che va molto oltre la prevenzione all’abuso, ma che metterà in ogni caso solide basi nel rafforzare e proteggere tuo figlio da eventuali pericoli e adescatori:

Come evitare che tuo figlio mantenga segreti e ti nasconda le cose.

Perché, come sai anche tu per tua esperienza personale, non basta dire ai bambini che devono dirti tutto, per far sì che ciò accada realmente. Non avevi forse anche tu un’amica che nascondeva le sigarette da qualche parte, per non far sapere ai genitori che fumava?

Di seguito le parole di Maria, nome di fantasia, che mi confessa di aver ricevuto contatti indesiderati e “mani lunghe” da parte di un professore di un corso extra-scolastico.

“A mio babbo non sono riuscita a spiegarlo, per smettere di andare a lezione ho inventato che mi serviva più tempo per lo studio”

Se stai leggendo, sono certa che tu voglia essere quel genitore da cui tuo figlio possa sentirsi accolto e compreso in momenti come quello che ha vissuto Maria.

 

Perché dire ai bambini semplicemente di non tenere segreti non funziona

L’esempio di Maria, sopra riportato, è piuttosto esemplificativo. Maria mi racconta che ha ricevuto spiegazioni doviziose dai genitori su quale tipo di contatto fosse consentito e sicuro, e quale non lo fosse, così ha potuto ascoltare il disagio che provava nel ricevere le indesiderate attenzioni del professore.

 

Al tempo stesso, non ha sentito di poter trovare conforto e accoglienza al momento di comunicare l’abuso.

 

Cosa è successo?

 

Da bambini riceviamo due messaggi contrastanti riguardo all’ambito sessuale: da un lato capiamo che si tratta di qualcosa che attira un gran interesse. Pubblicità, programmi tv, ci sono allusioni al tema in ogni dove, e non pensare che i bambini non si accorgano dell’attrazione che gira intorno a queste allusioni. Anche perché, al tempo stesso, c’è un altro aspetto che connota questo ambito: la segretezza.

 

Non si parla mai direttamente, apertamente di come mai è così interessante.

 

Quando il tema viene affrontato con i bambini, e non accade sempre, si parla solamente di come nascono i bambini, dunque di riproduzione. Ma, converrai con me, questo non è il motivo per cui il contatto fisico risulta così interessante ai più: con i tassi di natalità in vertiginosa discesa, possiamo accettare che ci sono altri aspetti di cui ai bambini non viene mai spiegato nulla e di cui trovano risposte con gli amici da adolescenti (o anche già da preadolescenti!).

 

Ma tu immagini quali tipi di risposte trovino, dai pari?

 

“È assodato che le prime volte che si fa l’amore non si rimanga incinta”,

“Il sesso è come si vede nei film romantici”

“Il sesso è come si vede nei film porno”

 

E via dicendo.

Ma un bambino che ha idee molto vaghe, è maggiormente ignaro di atteggiamenti ambigui che un adescatore può mettere in atto e dunque un bambino non sa in quali pericoli può incorrere.

Ora, oggi non affronterò il tema approfonditamente, ma tratterò uno dei pilastri su cui si fonda la cultura del consenso: occorre preparare i bambini a difendersi da eventuali contatti indesiderati PRIMA che questi contatti abbiano alcunché a che fare con estranei e adescamento.

Continuerò a parlare di come proteggere il tuo bambino in articoli futuri, e sono sicura che non vorrai perderli, ecco il link per ricevere gli aggiornamenti a questa rubrica direttamente nella tua posta elettronica!

E non credere si tratti di un problema solo per le bambine: se hai figli maschi, non sono indenni da questi pericoli. Il 26% delle vittime di abuso sotto i 12 anni sono maschi.

Nel caso di Maria, di cui ti ho parlato più su, il segreto era che doveva proteggersi ma era sola nel farlo. Ma ci sono aspetti che caratterizzano tutti i segreti e li differenziano dalle sorprese. Vediamoli insieme.

 

Cos’è un segreto

 

Un segreto è una informazione, un’emozione, una situazione, di cui sai che non potrai mai parlare, che non potrai condividere.

Un altro aspetto importante dei segreti, sono le emozioni che generano. I segreti fanno emergere emozioni spiacevoli, di disagio.

 

Immagina di non poter parlare mai di mestruazioni a tutti gli uomini. Non si tratta apparentemente di un segreto pericoloso, in fondo riguarda solo te, giusto?

 

Beh, sì e no. Se per andare a cambiarti, anche quando sei con persone di grande fiducia, senti che non puoi farti sfuggire che hai bisogno di cambiarti e usi scuse varie che assomigliano all’antico “andare a incipriarsi il naso”, quando in realtà la donna aveva bisogno di fare pipì, ecco, hai compreso come non si tratti di una preferenza per la riservatezza, ma di un diktat interiore su quel che è legittimo comunicare e quel che invece deve rimanere segreto.

 

Cos’è una sorpresa

Una sorpresa invece nasce come un’informazione che verrà rivelata in un determinato momento e in determinate condizioni.

Immagine di neonato che apre la bocca a O per la sospresa. Scritta: "Che sorpresa!"

Non meno importante considerare le emozioni che ingenera: una sorpresa viene dichiarata in anticipo a chi la conserva e porta emozioni piacevoli.

 

Occorre spiegare questa differenza ai bambini e portare avanti coerentemente in famiglia questo approccio:

 

Nella nostra famiglia non conserviamo i segreti

Vera, perché, tu mi puoi chiedere, in famiglia non è opportuno conservare i segreti? In fondo, noi ci fidiamo l’uno dell’altro, perché deve essere un male? Sono gli estranei il problema!

 

Purtroppo, devo darti una brutta notizia. Sapevi che il 90% dei bambini vittima di abusi sessuali conosceva il proprio abusatore?

Un adescatore che il bambino conosce può cominciare a proporre al piccolo di cominciare a mantenere un piccolo, apparentemente innocente, segreto. “Fermiamoci a prendere un gelato, prima di tornare a casa! Non dirlo a nessuno, sarà il nostro segreto…”

 

Così testa il bambino e la sua capacità di mantenere un segreto, per poi aumentare il livello di vicinanza e complicità.

 

Come dici? Non è un gran segreto, mangiare un gelato di nascosto? E poi, mio figlio me lo direbbe…

 

Perché manteniamo i segreti

Ora vorrei che ti chiedessi perché manteniamo i segreti. Anche se, la giusta domanda è: perché i bambini non si sentono a proprio agio a raccontare una determinata cosa.

 

Ricordi l’esempio dell’amica che nascondeva le sigarette ai genitori? O Maria, che non si sentiva a suo agio a raccontare al padre di essere stata molestata?

 

Sembrano esempi diversi, vero? Ma hanno in comune la paura della reazione del genitore. Quando immagini che l’altro, il tuo amato genitore, avrà una reazione rabbiosa, nei tuoi confronti, se scopre che fumi – sarai meno incline a comunicarlo e vorrai nasconderlo.

 

Ma il motivo per fumare, ed eventuali soluzioni, possono essere messe in comune solo se il genitore è disponibile a cercare insieme un modo per andare oltre il bisogno della ragazza di fumare: stress, necessità di conformarsi agli amici, sentirsi più grande…

O ancora, gli altri potrebbero avere un’idea di te, una volta saputo il segreto della molestia, che non vogliamo che abbiano: Maria può aver immaginato di sentirsi meno ben voluta, una volta scoperto che era stata molestata. Spesso le vittime tendono ad essere colpevolizzate, o ancora i padri tendono a non voler vedere che le figlie si sono sviluppate a livello ormonale e non sono più le loro bambine.

 

Come vedi, il segreto è una componente della vita che esiste già nelle famiglie: si tratta di aspetti di noi stessi o degli altri che fatichiamo ad accettare, e dunque occorre un gran esercizio per eliminarli dalla vita tua e di tuo figlio, perché vanno molto oltre il raccontare ai figli che con te possono parlare di tutto.

 

Stai facendo un grande passo, leggendo questo articolo, stai dando le prime picconate alla cultura del silenzio, che alimenta gli abusi, e costruisci nella direzione della cultura del consenso.

 

Da cosa senti di voler partire, per accompagnare tuo figlio in questo percorso?

Raccontamelo nei commenti!

 

Per accompagnarti nel trasformare le situazioni che portano ansia e sofferenza nella tua quotidianità con tuo figlio, ho scritto un eBook:

Come smettere di ripetere sempre gli stessi errori con tuo figlio.
Ti sarà utile a seminare il tuo giardino per una genitorialità serena, felice e soddisfacente, nel rispetto dei tuoi bisogni e di quelli di tuo figlio.

 

A martedì prossimo!

Vera Ghirardini

 

Bibliografia

FINKELHOR, D., Characteristics of crimes against juveniles, Crimes against Children Center, Durham (NH) 2012

SANDERS, JAYNEEN, My body, what I say goes, Edizioni Upload publishing, Victoria Australia 2016

ULLMAN, S.E., Relationship to perpetrator, disclosure, social reactions, and PTSD symptoms in child sexual abuse survivors. Journal of Child Sexual Abuse, p 19-36, 2007

 

 

Vera Ghirardini

Ciao! Sono Vera Ghirardini, consulente genitoriale. Aiuto i genitori che si chiedono dove stanno sbagliando, a vivere con leggerezza e armonia, nel rispetto dei propri bisogni e di quelli dei propri figli
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